Il Passo di Gardena (in ladino Ju de Frara ed in tedesco Grodner Joch) collega la Val Gardena e la Val Badia mediante una strada asfaltata e abbastanza larga, ma tortuosa e molto frequentata soprattutto durante il mese di agosto.
Il percorso si snoda in uno stupendo scenario dolomitico attraverso due valli verdi e bellissime; le pendenze sono impegnative su entrambi i versanti mentre il dislivello è considerevole sul versante della Val Gardena e contenuto su quello della Val Badia.
strada passo gardena spettacolo ciclismo
Sul versante occidentale a Ponte Gardena (470m) si lascia la strada statale N. 12, del Brennero, per attraversare il ponte sull'Isarco e raggiungere una rotonda sopra la ferrovia dove si lascia a destra la strada per Castelrotto ed a sinistra la strada per il centro del paese e si imbocca una moderna galleria di 400 metri, illuminata che passa sotto il Castel Trostburg che controlla l'accesso alla Val Gardena.
La vecchia strada che dopo il centro del paese percorreva lo stretto imbocco della Val Gardena è stata ormai chiusa al traffico ed abbandonata; in alternativa è possibile raggiungere il centro del paese ed imboccare sulla sinistra della chiesa la strada provinciale 82 che transita presso la stazione ferroviaria e sale a tornanti fino a raggiungere la strada statale che sale da Chiusa verso la Val Gardena e che incontra alla rotonda di Pontives il tracciato diretto da Ponte Gardena.
Dopo la galleria si percorre la stretta e boscosa parte conclusiva della Val Gardena salendo per 2 Km con pendenza sensibile ma costante; dopo aver attraversato il torrente si incontrano strappi ripidi (pendenza fino al 12%) alternati a tratti pedalabili.
La valle diventa più larga e popolata; dopo un albergo isolato al Km 6 si incontra un tratto con pendenza al 14%; si continua con severe pendenze fino alla frazione di San Pietro Valle/St Peter Tal (969m); si prosegue ripidamente con pendenza segnalata al 13% fino alla rotonda in località Pontives (1109m) con la strada che sale da Chiusa e che risulta più frequentata dal traffico automobilistico; in leggera ascesa si attraversa la gola di Pontives, detta "Porta Ladina" perchè a monte di essa viene parlato l'idioma ladino, e si sbuca nell'ampia conca di Ortisei (1234m).
Si costeggia Roncadizza/Runggaditsch (1140), frazione di Castelrotto, si lascia a sinistra una diramazione per Ortisei ovest e si arriva in moderata ascesa ad una rotonda ai piedi di Ortisei.
Si può ora scegliere se attraversare l'esteso e ridente centro turistico, capoluogo della vallata e rinomato centro della lavorazione del legno, mediante la vecchia strada che percorre la via principale con ripidi saliscendi (fra cui una rampa in salita al 12%) oppure seguire la moderna e larga circonvallazione, dalla costante e moderata ascesa, che presenta una breve galleria di 140 metri; le due strade si ricollegano a monte del paese.
Ad un semaforo si può abbandonare la strada statale che continua con un falsopiano, un tratto di dura salita, una breve discesa ed ancora un tratto di forte ascesa per raggiungere l'abitato di Santa Cristina Valgardena (1428m) per imboccare la pista ciclabile oltre il torrente; la pista ciclabile poi riattraversa il torrente, costeggia la statale e se ne allontana per transitare in una zona di impianti sportivi; al termine della pista ciclabile occorre prendere a sinistra la ripidissima rampa che riconduce sulla strada statale.
Poco dopo occorre svoltare a sinistra abbandonando la strada statale che si infila in una lunga galleria vietata alle biciclette per attraversare Santa Cristina Valgardena con una ripida rampa; dopo una rotonda si prosegue in moderata ascesa fino a riportarsi sulla strada statale a monte della galleria.
Si prosegue in sensibile salita e si attraversa l'esteso abitato di Selva di Valgardena (1563m); dopo la stazione di partenza della funivia Ciampinoi si piega a destra e si incontra un tratto facile ed in salita moderata si arriva alla frazione Plan (1614m), dove la salita diventa costantemente molto impegnativa e, dopo il 1° tornante (1624m) ed il 2° tornante (1669m), si snoda in costa nel bosco con splendido panorama sulla parete settentrionale del Sassolungo fino a Plan de Gralba (1810m), zona turistica e punto di partenza di numerosi impianti di risalita.
Si procede in dura salita affrontando il 3° tornante (1817m) ed il 4° tornante (1831m); ad un incrocio (1872m) si lascia a destra la strada per il Passo di Sella (2244m) e si svolta a sinistra effettuando il 5° tornante; si procede con severe pendenze tra i prati, si affronta il 6° tornante (1922m), si oltrepassa un albergo e si arriva al 7° tornante (1985m) dal quale si gode una splendida vista sul Sassolungo (3179m), il Gruppo di Sella e, verso sud, il Passo di Sella.
Dopo2 Km dal bivio si supera la Sella del Culac (2018m), valico tra le possenti bastionate rocciose del Gruppo di Sella ed il Piz Culac (2086m), dove si comincia a scendere dolcemente per circa 2 Km alla base di impressionanti pareti rocciose fino al punto (2010m) dove si lascia a sinistra una carreggiabile per le vicine malghe.
Si riprende a salire dapprima moderatamente e poi con impegnativa pendenza si affrontano l'ottavo tornante (2059m) ed il 9° tornante (2078m); dopo l'ultimo tornante (2108m) si arriva al valico, frequentata sella dove si trovano diversi punti di ristoro e si gode un ampio e splendido panorama.
Sul versante orientale ad ovest di Brunico (835m), presso l'abitato di San Lorenzo di Sebato (810m), ad un incrocio (805m) si lascia la strada statale 49 di fondovalle che percorre la Val Pusteria e si imbocca la strada statale 244 che risale la Val Badia; dopo il ponte sulla Rienza, il sottopasso della ferrovia ed il ponte (806m) sul torrente Gàdera si attraversano le poche case di Floronzo e si procede in falsopiano nell'ampia conca.
Dopo aver riattraversato con un ponte (841m) il torrente Gàdera la strada inizia a salire con pendenza moderata e costante nella stretta e boscosa gola percorrendo una prima moderna galleria illuminata lunga 545 metri, una seconda galleria illuminata lunga 940 metri, una terza galleria illuminata lungo 620 metri, una quarta galleria illuminata lunga 950 metri (per tutte è da verificare se si riesce a passare all'esterno sul vecchio tracciato).
A Longega (1012m) si incontra a levante lo sbocco della Val Marebbe, si lascia a sinistra ad un incrocio la strada per San Vigilio di Marebbe ed il Passo Furcia (1759m) e si attraversa il Rio di San Vigilio.
Si procede in falsopiano e poi in leggera ascesa lungo la stretta vallata boscosa che si apre all'improvviso nella bella conca di San Martino in Badia (1135m); dopo l'abitato di Piccolino (1103m) si scende brevemente fino al bivio (1087m) per San Martino ed il Passo delle Erbe (2004m); si procede in falsopiano fino a Preromang (1104m), dove la valle torna a stringersi e la salita riprende moderata.
Si attraversa il torrente su un ponte (1127m) e lo si riattraversa appena prima di Pederoa (1152m), poi si incontra un tratto roccioso dove la salita diventa sensibile; si attraversa il torrente Gàdera sul ponte di Sottcastell (1270m) e si affrontano 4 duri tornanti.
La valle si apre improvvisamente in una bellissima conca e la strada procede pianeggiante fino a Pedraces (1330m), capoluogo del comune di Badia; sulla destra si incontra una rustica fontana; dopo un tratto di impegnativa salita ed un falsopiano si raggiunge La Villa, esteso e sviluppato centro turistico.
Nel centro del paese ad un incrocio (1421m) si lascia a sinistra il tracciato per il Passo di Valparola (2192m), dal quale si scende al Passo di Falzarego (2105m) ed a Cortina d'Ampezzo
Dopo La Villa (1483m) la salita diventa più continua ed impegnativa anche se la strada è molto scorrevole.
La vera e propria al passo inizia ad un incrocio (1517m) all'inizio del centro abitato di Corvara (1555m), importante località turistica, dove si abbandona la strada che conduce in Veneto attraverso il Passo di Campolongo (1875m) e si imbocca un lungo rettilineo che inizia quasi pianeggiante attraversando il torrente e diventa progressivamente più impegnativo fino a raggiungere dopo il 1° tornante (1584m) la stazione turistica di Colfosco (1645m) che si attraversa in forte salita.
Si percorre un tratto di salita moderata dopo il paese ma al 2° tornante (1728m) presso un ristorante la strada si impenna con dure pendenze; si affrontano il 3° tornante presso un complesso residenziale, il 4° tornante (1796m), il 5° tornante (1817m), il 6° tornante (1869m), il 7° tornante, l'ottavo tornante, il 9° tornante, il 10° tornante (1932m), l'undicesimo tornante (1947m), il 12° tornante (1958m) ed il 13° tornante (1982m) in rapida sequenza.
Dopo un tratto più filante si arriva ai tornanti finali alla base delle impressionanti muraglie rocciose del Gruppo di Sella: si affrontano il 14° tornante (2010m), il vicino 15° tornante (2020m), il 16° tornante (2042m) ed il 17° tornante (2065m) ed ormai in vista degli edifici del valico si percorrono le ultime dure rampe che conducono al passo in uno stupendo scenario dolomitico.
da stradeasfaltate
Il percorso si snoda in uno stupendo scenario dolomitico attraverso due valli verdi e bellissime; le pendenze sono impegnative su entrambi i versanti mentre il dislivello è considerevole sul versante della Val Gardena e contenuto su quello della Val Badia.
strada passo gardena spettacolo ciclismo
Sul versante occidentale a Ponte Gardena (470m) si lascia la strada statale N. 12, del Brennero, per attraversare il ponte sull'Isarco e raggiungere una rotonda sopra la ferrovia dove si lascia a destra la strada per Castelrotto ed a sinistra la strada per il centro del paese e si imbocca una moderna galleria di 400 metri, illuminata che passa sotto il Castel Trostburg che controlla l'accesso alla Val Gardena.
La vecchia strada che dopo il centro del paese percorreva lo stretto imbocco della Val Gardena è stata ormai chiusa al traffico ed abbandonata; in alternativa è possibile raggiungere il centro del paese ed imboccare sulla sinistra della chiesa la strada provinciale 82 che transita presso la stazione ferroviaria e sale a tornanti fino a raggiungere la strada statale che sale da Chiusa verso la Val Gardena e che incontra alla rotonda di Pontives il tracciato diretto da Ponte Gardena.
Dopo la galleria si percorre la stretta e boscosa parte conclusiva della Val Gardena salendo per 2 Km con pendenza sensibile ma costante; dopo aver attraversato il torrente si incontrano strappi ripidi (pendenza fino al 12%) alternati a tratti pedalabili.
La valle diventa più larga e popolata; dopo un albergo isolato al Km 6 si incontra un tratto con pendenza al 14%; si continua con severe pendenze fino alla frazione di San Pietro Valle/St Peter Tal (969m); si prosegue ripidamente con pendenza segnalata al 13% fino alla rotonda in località Pontives (1109m) con la strada che sale da Chiusa e che risulta più frequentata dal traffico automobilistico; in leggera ascesa si attraversa la gola di Pontives, detta "Porta Ladina" perchè a monte di essa viene parlato l'idioma ladino, e si sbuca nell'ampia conca di Ortisei (1234m).
Si costeggia Roncadizza/Runggaditsch (1140), frazione di Castelrotto, si lascia a sinistra una diramazione per Ortisei ovest e si arriva in moderata ascesa ad una rotonda ai piedi di Ortisei.
Si può ora scegliere se attraversare l'esteso e ridente centro turistico, capoluogo della vallata e rinomato centro della lavorazione del legno, mediante la vecchia strada che percorre la via principale con ripidi saliscendi (fra cui una rampa in salita al 12%) oppure seguire la moderna e larga circonvallazione, dalla costante e moderata ascesa, che presenta una breve galleria di 140 metri; le due strade si ricollegano a monte del paese.
Ad un semaforo si può abbandonare la strada statale che continua con un falsopiano, un tratto di dura salita, una breve discesa ed ancora un tratto di forte ascesa per raggiungere l'abitato di Santa Cristina Valgardena (1428m) per imboccare la pista ciclabile oltre il torrente; la pista ciclabile poi riattraversa il torrente, costeggia la statale e se ne allontana per transitare in una zona di impianti sportivi; al termine della pista ciclabile occorre prendere a sinistra la ripidissima rampa che riconduce sulla strada statale.
Poco dopo occorre svoltare a sinistra abbandonando la strada statale che si infila in una lunga galleria vietata alle biciclette per attraversare Santa Cristina Valgardena con una ripida rampa; dopo una rotonda si prosegue in moderata ascesa fino a riportarsi sulla strada statale a monte della galleria.
Si prosegue in sensibile salita e si attraversa l'esteso abitato di Selva di Valgardena (1563m); dopo la stazione di partenza della funivia Ciampinoi si piega a destra e si incontra un tratto facile ed in salita moderata si arriva alla frazione Plan (1614m), dove la salita diventa costantemente molto impegnativa e, dopo il 1° tornante (1624m) ed il 2° tornante (1669m), si snoda in costa nel bosco con splendido panorama sulla parete settentrionale del Sassolungo fino a Plan de Gralba (1810m), zona turistica e punto di partenza di numerosi impianti di risalita.
Si procede in dura salita affrontando il 3° tornante (1817m) ed il 4° tornante (1831m); ad un incrocio (1872m) si lascia a destra la strada per il Passo di Sella (2244m) e si svolta a sinistra effettuando il 5° tornante; si procede con severe pendenze tra i prati, si affronta il 6° tornante (1922m), si oltrepassa un albergo e si arriva al 7° tornante (1985m) dal quale si gode una splendida vista sul Sassolungo (3179m), il Gruppo di Sella e, verso sud, il Passo di Sella.
Dopo2 Km dal bivio si supera la Sella del Culac (2018m), valico tra le possenti bastionate rocciose del Gruppo di Sella ed il Piz Culac (2086m), dove si comincia a scendere dolcemente per circa 2 Km alla base di impressionanti pareti rocciose fino al punto (2010m) dove si lascia a sinistra una carreggiabile per le vicine malghe.
Si riprende a salire dapprima moderatamente e poi con impegnativa pendenza si affrontano l'ottavo tornante (2059m) ed il 9° tornante (2078m); dopo l'ultimo tornante (2108m) si arriva al valico, frequentata sella dove si trovano diversi punti di ristoro e si gode un ampio e splendido panorama.
Sul versante orientale ad ovest di Brunico (835m), presso l'abitato di San Lorenzo di Sebato (810m), ad un incrocio (805m) si lascia la strada statale 49 di fondovalle che percorre la Val Pusteria e si imbocca la strada statale 244 che risale la Val Badia; dopo il ponte sulla Rienza, il sottopasso della ferrovia ed il ponte (806m) sul torrente Gàdera si attraversano le poche case di Floronzo e si procede in falsopiano nell'ampia conca.
Dopo aver riattraversato con un ponte (841m) il torrente Gàdera la strada inizia a salire con pendenza moderata e costante nella stretta e boscosa gola percorrendo una prima moderna galleria illuminata lunga 545 metri, una seconda galleria illuminata lunga 940 metri, una terza galleria illuminata lungo 620 metri, una quarta galleria illuminata lunga 950 metri (per tutte è da verificare se si riesce a passare all'esterno sul vecchio tracciato).
A Longega (1012m) si incontra a levante lo sbocco della Val Marebbe, si lascia a sinistra ad un incrocio la strada per San Vigilio di Marebbe ed il Passo Furcia (1759m) e si attraversa il Rio di San Vigilio.
Si procede in falsopiano e poi in leggera ascesa lungo la stretta vallata boscosa che si apre all'improvviso nella bella conca di San Martino in Badia (1135m); dopo l'abitato di Piccolino (1103m) si scende brevemente fino al bivio (1087m) per San Martino ed il Passo delle Erbe (2004m); si procede in falsopiano fino a Preromang (1104m), dove la valle torna a stringersi e la salita riprende moderata.
Si attraversa il torrente su un ponte (1127m) e lo si riattraversa appena prima di Pederoa (1152m), poi si incontra un tratto roccioso dove la salita diventa sensibile; si attraversa il torrente Gàdera sul ponte di Sottcastell (1270m) e si affrontano 4 duri tornanti.
La valle si apre improvvisamente in una bellissima conca e la strada procede pianeggiante fino a Pedraces (1330m), capoluogo del comune di Badia; sulla destra si incontra una rustica fontana; dopo un tratto di impegnativa salita ed un falsopiano si raggiunge La Villa, esteso e sviluppato centro turistico.
Nel centro del paese ad un incrocio (1421m) si lascia a sinistra il tracciato per il Passo di Valparola (2192m), dal quale si scende al Passo di Falzarego (2105m) ed a Cortina d'Ampezzo
Dopo La Villa (1483m) la salita diventa più continua ed impegnativa anche se la strada è molto scorrevole.
La vera e propria al passo inizia ad un incrocio (1517m) all'inizio del centro abitato di Corvara (1555m), importante località turistica, dove si abbandona la strada che conduce in Veneto attraverso il Passo di Campolongo (1875m) e si imbocca un lungo rettilineo che inizia quasi pianeggiante attraversando il torrente e diventa progressivamente più impegnativo fino a raggiungere dopo il 1° tornante (1584m) la stazione turistica di Colfosco (1645m) che si attraversa in forte salita.
Si percorre un tratto di salita moderata dopo il paese ma al 2° tornante (1728m) presso un ristorante la strada si impenna con dure pendenze; si affrontano il 3° tornante presso un complesso residenziale, il 4° tornante (1796m), il 5° tornante (1817m), il 6° tornante (1869m), il 7° tornante, l'ottavo tornante, il 9° tornante, il 10° tornante (1932m), l'undicesimo tornante (1947m), il 12° tornante (1958m) ed il 13° tornante (1982m) in rapida sequenza.
Dopo un tratto più filante si arriva ai tornanti finali alla base delle impressionanti muraglie rocciose del Gruppo di Sella: si affrontano il 14° tornante (2010m), il vicino 15° tornante (2020m), il 16° tornante (2042m) ed il 17° tornante (2065m) ed ormai in vista degli edifici del valico si percorrono le ultime dure rampe che conducono al passo in uno stupendo scenario dolomitico.
da stradeasfaltate
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