Alla fine della Seconda Guerra Mondiale il Territorio Libero di Trieste era conteso tra gli alleati e la Jugoslavia. Pietro Dal Molin che nel 1906 rilevò il marchio Wilier, all'epoca realtà inglese semisconosciuta, decise di sposare la causa politica affiancando al marchio ed al relativo acronimo (W l'Italia LIbera E Redenta) la parola Triestina a sostegno del controllo italiano della città di Trieste. Una scelta audace e rischiosa perché Dal Molin non si limitò al nome.
Scelse come simbolo l'alabarda di San Sergio, effige di Trieste ed ingaggiò un corridore nativo di quella terra: Giordano Cottur. Una presa di posizione che non poteva passare inosservata...
Scelse come simbolo l'alabarda di San Sergio, effige di Trieste ed ingaggiò un corridore nativo di quella terra: Giordano Cottur. Una presa di posizione che non poteva passare inosservata...
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