colori maglie e significato vuelta de espana
MAGLIA ROSSA
La maglia rossa è il simbolo del primato, indica il corridore in testa alla classifica generale. La colorazione rossa viene introdotta nel 2010 per volere dell’organizzazione della corsa stessa, che intende la Vuelta come una manifestazione tesa all’innovazione e al cambiamento. Prima di adottare questa tinta, infatti, il simbolo del leader cambia in continuazione, senza mai adottare un sistema stabile.
Introdotta nel 1935, inizialmente è arancione, perché nessun altro corridore può vestire quel colore. L’arancione resta in voga per un decennio (eccezion fatta l’annata 1941, quando viene sostituito dal bianco), per essere rimpiazzato dal rosso (1945) e da una maglia bianca con striscia rossa (1946-1950). Nel 1955 si cambia nuovamente virando al giallo, sulla falsariga del Tour de France, fino al 1998 (eccezion fatta per il 1977, con un fugace ritorno all’arancione). Tra il 1999 e il 2009 muta nuovamente, colorandosi d’oro.
Il belga Gustaaf Deloor è il primo a vincere la Vuelta e a conquistare l’originale maglia arancione nel 1935, mentre Alex Zülle è il corridore ad averla indossata più di tutti nella storia per 48 giorni.
MAGLIA A POIS
La maglia a pois indica il miglior scalatore del gruppo, il leader nella classifica dei Gran Premi della Montagna. Come la maglia del primato, anche quella del miglior scalatore ha avuto una storia molto variopinta, con una stabilizzazione ottenuta soltanto nel 2010, riprendendo, con il blu al posto del rosso, la divisa iconica del Tour de France.
Tra il 1935, anno della sua istituzione con trionfo dell’italiano Edoardo Molinar, e il 1985 è verde, passa all’arancione nel 1986, al rosso nel 1987, al bianco con pois neri nel 1988-89, torna al verde tra il 1990 e il 2005, vira nuovamente all’arancione nel 2006-08 e passa al granata nel 2009.
Lo spagnolo José Luis Laguia detiene il maggior numero di affermazioni nella storia nella classifica scalatori, ben cinque.
MAGLIA VERDE
Introdotta nel 1945, la maglia verde indica il corridore leader della classifica a punti: a differenza di Tour de France e Giro d’Italia, che assegnano un sistema di calcolo differente del punteggio a seconda di un arrivo in salita o in pianura andando così a premiare tendenzialmente il miglior sprinter del gruppo, la Vuelta non fa distinzioni, cosicché chi indossa la maglia verde è il corridore capace di piazzarsi con la miglior costanza in generale.
La colorazione muta nel corso degli anni, anche se in maniera minore rispetto a maglia rossa e a pois: tra il 1945 e il 2009 è azzurra (eccezion fatta per un breve periodo di verde tra il 1987 e il 1989), poi cambiata in verde dal 2009 in poi.
MAGLIA BIANCA
La maglia bianca indica il leader della classifica giovani, riservata ai corridori Under 26. Viene introdotta soltanto nel 2019 per allinearsi con il Giro d’Italia e il Tour de France, ma fino al 2018, in realtà, indica il leader della classifica combinata, una speciale graduatoria che somma i posizionamenti di ogni corridore in classifica generale, scalatori e punti (chi ha la somma più bassa, ovviamente, indossa la maglia).
Un sistema del genere, istituito nel 1970 ma poi sospeso tra il 1994 e il 2001, tende a premiare chi, tendenzialmente, è già leader di un’altra classifica di specialità: soltanto in tre occasioni su 15 la maglia bianca della combinata è finita sulle spalle di un corridore non-leader in altre graduatorie.
da giroinbicialtervista